lunedì 21 novembre 2011

Passato. Dimenticato.


 FOTO:JustaGirl

Da bambina.
Ero un ingegnere mancato.
Smontavo le macchinine.
Per rimontarle.
Sottolineavo col righello.

Tenevo i libri in ordine.
Prendendo in considerazione due variabili.
La dimensione.
E il cognome dell'autore.

Poi. Per rendere le cose più divertenti.
Decisi di ordinarli per colore.
In preda al panico. Tornai a metodi più tradizionali.

Camminavo solo sulle mattonelle pari.

E mi perdevo nel mescolare. E sommare.
I numeri delle targhe.
Sino a creare una scala armonica.

Chissà dove mi son persa.

4 commenti:

  1. Da bambino.
    Da bambino ero un viaggitore straordinario.
    Il capitano di viaggi segreti.

    Da bambino tutti pensavano fossi triste e forse un po strano.
    Da bambino non parlavo quasi mai. Non mi piaceva.
    A me piaceva pensare. Pensate e volare.

    Nascoti dentro ad ogni cosa c'era un mondi segreti
    Erano li

    E sapete una cosa?
    Non sono mai più andati via
    D

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  2. Da bambino ero un mago degli acquerelli, inventavo giochi con la carta, e alla fine sul tavolo c'era sempre un gran casino.

    Da bambino i miei colori erano come le note per un compositore e con le targhe giocavo a trovare acronimi spassosi.

    Poi sono diventato un informatico.

    Chissà dove mi sono perso.

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