giovedì 18 settembre 2014

Dimissioni.


Dieci piccoli indiani.

Uno partì per Roma. Per una riunione che non si tenne mai.
Il secondo rimase intossicato dal sushi.

Il terzo salì sul Duomo. E non volle più scendere.
Due si persero dentro l'Ikea.
Il sesto stà ancora cercando un "so what" per la sua slide.

Il settimo rimase a piedi. Davanti all'elettrauto.
L'ottavo non si rese conto di cosa stesse accadendo.
Il nono non ha più una casa.

L'ultimo si imbarcò. Per il passato remoto.

venerdì 8 agosto 2014

Primi passi.

FOTO: i5prof

Iniziare è amore ed odio.
Entusiasmo e frustrazione.
Gioie e dolori.

Ci si annusa un po'. Con aria diffidente.
E si prendono le misure.
Passo dopo passo.
Chilometro dopo chilometro.
Col fiato corto.
Ed il cuore che scappa.

Non ce la farò mai.
Adesso smetto.
Ancora qualche metro.
Oddio. Ma quella quanto corre.
Ce la posso fare anche io!
Le gambe. Non mi sento più le gambe.
Stretching.
Grazie al cielo ho finito.
Chi me l'ha fatto fare.
E domani altri due chilometri.
Non vedo l'ora!

Come al solito l'importante è cominciare.
Mica vincere.

mercoledì 6 agosto 2014

Invadenza.



Avevo rimosso. L'invadenza maschile.

Dove vuoi.
Quando vuoi.
Anche adesso.

Pura poesia.
Velato. Ma non troppo.
Non sia mai che si venga fraintesi.

E subito a chiedermi.
Se fossi troppo scollata.
O troppo sorridente.
Che i luoghi comuni non muoiono mai.

Come se poi fosse una colpa.
Sorridere.
E vestirmi come mi pare.

Si può dibattere per ore.
Di femminismi.
E gatti confusi.

Ma l'invadenza me la porto dietro.
Come un sassolino nella scarpa.

lunedì 4 agosto 2014

I lunedì.


Di lunedì. Sull'autobus.
C'è chi condivide la sua pazzia.
Al telefono.
E con tutti noi. 

Sono il migliore matematico al mondo.
E guarda come sono finito.

Odia i suoi fantasmi.
E anche i nostri.

E c'è chi si lamenta.
Ma ce n'è tanti in questa città?
Di gente così?

Ma così come poi.

Ma che fa signora?
Se la prende coi matti?

E l'autista la rassicura.
Si dice che ormai si compri la coca nei bar.
La droga.
Come fosse acqua.

Ognuno dice la sua.
Di lunedì.
Tornando a casa.

lunedì 7 aprile 2014

Sapori.



La mia città è salata.
Sa di mare.
E di pecorino stagionato.
Profuma di mirto.
Corbezzolo.
Rosmarino.
Alloro.
E come sia possibile non lo so.
Forse è solo nella mia testa.
Tra i vicoli tortuosi.
E la gente che ride festosa.
E il sole impetuoso.
E le notti stellate.
E chi se ne frega se è solo per una notte.

domenica 30 marzo 2014

Una vita a metà.


Lunedì a Milano.
Martedì pure. Anche mercoledì.
Anzi no. Mercoledì andiamo a Bergamo.
Piove. E c'è pure traffico.

Giovedì a Bologna. Convegno imperdibile.
Venerdì riunione a Roma.
Anzi no. La riunione è rimandata a lunedì.

Il problema non è il viaggio.

Ma l'indefinitezza.
Stare appesi ad un filo.
Senza sapere dove siamo. Dove saremo.
Senza poter prendere impegni.

Si torna a vivere alla giornata.
Con l'incoscienza dell'esperienza.

mercoledì 26 marzo 2014

Non ho nulla da mettermi.


È vero. Lo giuro.
I miei jeans preferiti. Macchiati.
Proprio lì sulla coscia.
E anche sotto il ginocchio.

Le camicie. Mi rifiuto di stirarle.
Non ho neanche il ferro.

E quei pantaloni?
No. No. Quelli sono da lavoro.

Il maglione rosso é troppo caldo.
Quello grigio troppo freddo.
Quell'altro è giallo. E pure infiltrito.

I vestiti. Troppo eleganti. E troppo corti.
Non ho neanche le scarpe adatte.

Devo assolutamente fare shopping.
Indubbiamente.

Forse una borsa nuova risolverebbe tutto.
Ecco.