venerdì 30 dicembre 2011

Piccole programmatrici crescono.


Con A. Sognavamo ad occhi aperti.
Nascoste sotto il letto.
Progettavamo il nostro futuro.

A sedici anni darò il primo bacio.
Sarà in riva al lago.
(Tipico paesaggio sardo. A quanto pare.)
E avrò un bellissimo maglione color prugna.
(De gustibus.)

A diciotto partirò a studiare fuori.
A Firenze.
(Questa non l'ho cannata poi troppo.)

A ventidue finirò l'Università.
(Piccolo errore dovuto alle scarse conoscenze del mondo accademico delle ottoenni.)
E aprirò il mio studio da muratore-architetto.
(Tutti devono fare i conti con la dura realtà. Prima o poi.)

A ventiquattro anni sarò il più famoso muratore-architetto.
Di tutti.

Poi un lungo silenzio.
Forse dovuto alla difficoltà di accettare.
Lo scorrere del tempo.
Anche nella fantasia.

E a ventisette anni voglio un bambino.

Stupide ottoenni!



giovedì 29 dicembre 2011

False promesse.


Io non c'ho creduto mai.

Ai buoni propositi.
Alla dieta del lunedì.
Alla palesta di inizio mese.

Pigri.
Procrastinatori.

Ma il lavoro cambia tutto.
E a palla ferma è più facile.
Fare programmi utopici.
False promesse.
Discorsi di circostanza.

E i propositi son sempre gli stessi.

La piscina.
Una volta ogni tanto.
L'arrampicata.
Tanto per cambiare un poco.
Il sesso.
Che non è mai abbastanza.
Il cibo.
Perchè il mondo è pieno di ricette inesplorate.
Parigi.
Perchè le promesse vanno mantenute sempre. Prima o poi.
Londra.
Perchè ormai stà diventando imbarazzante.
Sognare.
Progettare.
Per sentirmi libera.

martedì 20 dicembre 2011

Casualità.

FOTO: NYC

C'è OSCAR 24. Che porta la coda di cavallo.
E mi racconta del suo passato da vigile urbano.
Delle denuncie.
E del futuro.

C'è ZULU' 45 che ride di gusto.
E mi fa tornare il sorriso.

C'è TORINO 20. Ha sposato una brasiliana.
E mi fa vedere la foto dei figli.
Orgoglioso.

LIMA 15 ha viaggiato in lungo e largo.
E mai provato un piatto locale.

Il traffico.
La manovra.
Le paure.
Le nottate. E la brutta gente.

Il mondo dei tassiti milanesi non ha più segreti per me.

domenica 18 dicembre 2011

Ich liebe Deutschland


Dopo tutti questi anni.
E' un esercito di farfalle nello stomaco.

Tanti anni fa.
Entschuldigung Sie mir bitte è stato il primo approccio.
Giusto per capire che il tedesco è una lingua semplice.
Ed immediata.

Poi è arrivata la musica.
Che è l'arma segreta. Per ogni neofita.
Ed è stato amore.

Ora è strano.
Ascoltare. E continuare a capire.
Parlare. E sentire che la lingua sfugge al mio controllo.
E fa quel che più le pare e piace.

Freddo. Pungente.
Glühwine.
Kartoffelsuppe.
C.
Ed è di nuovo amore.



domenica 11 dicembre 2011

Pimp my ego

Tu.
Che sei arrivato qui cercando blog stilosi.

Sappi che ti amo.

Pirlate.


Un po' sono io.
Che sono una pirla di proporzioni epiche.
E l'ho presa troppo sul filo del rasoio.

Un po' sei tu.
Malefica donnina della Lufthansa.
Che mi comunichi con gioia.
Ho appena chiuso il check-in.

Un poco anche la tua collega.
Che non ho capito bene perchè mi ha odiato.

Ma dopo aver venduto un rene.
E ringraziato in dodici lingue diverse. La famiglia. Ed il destino.
Prendo quel volo.
Ritorno il sette febbraio.
Che costava meno.

Ma tu sappilo.


Che io mi sono divertita.
E che tornerò.