domenica 27 febbraio 2011

I'm a little music hore.


La musica è un amore.
Che mi lascia senza possibilità di scelta.

Ogni canzone è diversa.
Unica. A modo suo.

Mi rapisce nel momento.
Con le sue parole.
O per il ritmo.
Per la malinconia che mi lascia dentro.
Per la sua spensieratezza.
O solo perché mi tiene compagnia.
A volte è puro desiderio fisico. Libidine.

Ma non m'importa.
Ad ognuna mi dono incondizionatamente.
Sinché dura.

I'm so excited.
Le Tigre.


sabato 26 febbraio 2011

Report.


Lunedì.
Undici ore di lavoro.
Otto caffè.
Sono decisamente su di giri.

Martedì.
Dieci ore di lavoro.
Sette caffè.
E' tutto in discesa.

Mercoledì.
Primi incubi.
Affogo nelle tabelle Excel.

Giovedì.
Inizio a capire come funziona Excel.

Venerdì.
Sono le sette vai pure.
No. No. Devo finire questa presentazione.


lunedì 21 febbraio 2011

Notti brave.

FOTO: doug88888

Mi sento giovane.
Dentro e fuori.

Quindi nell'ultimo fine settimana da disoccupata.
Decido di rientrare a casa alle sei del mattino.
Concludendo la notte brava.
Vivendo un'esperienza orgiastica sulla novanta. Piena.
Ma così piena.
Da avere la netta sensazione di essere rimasta incinta.

domenica 20 febbraio 2011

Vendette terribili.


Domenica. Piove.
Stranamente.

Armata di ferro da stiro. Asse nuova fiammante.
Inizio la mia personale battaglia contro le camicie spiegazzate che infestavano il mio armadio.
Il mio amore indiscusso per le camicie era dato dal fatto che non le stiravo.
Ben conscia del fatto che portandole sbottonate abbastanza nessuno avrebbe fatto caso alle pieghette malefiche.
Ma è ora di darmi un tono professionale.
E le camicie non posso più portarle sbottonate abbastanza.

Dopo tre ore.
Un dito ustionato.
E una forte puzza di bruciato.

Ce l'ho fatta.

Sette camicie.
Perfette.
Belle stirate.
Mi osservano dall'alto delle loro gruccie.

Ma poi. Con aria malefica.
E vendicativa.
Pian piano riniziano a spiegazzarsi.

Ridendo dei miei vani sforzi.

venerdì 18 febbraio 2011

Hjerteknuser. Spezza cuori.


Duri.
Scostanti.
Incomprensibili.

Ma da ascoltare assolutamente.

Kaizers Orchestra.
Hjerteknuser.




Du og meg e like som et par dråper vann
I hvert fall hvis du tør og spør han

Eg pleier å sette på ei plate som du for meg sang

Heilt til eg sovne i ditt fang
Før såg eg ingenting og det eg såg forsvant

Men nå ser eg alt det som du ser

På min finger har ringen din og på ringen står det blankt
At du er min
hjerteknuser
Lure på om du finst der ute nå

Sende eg mine tanker kjenne du de då?
Send meg eit hint så skal du få

Sjøl om han forteller lite og minnene e få

Fins ting han aldri kan ta meg i frå
Som då me sprang øve plantasjen eg gjemte meg i strå

Du telte til hundre eg vett at du såg

Lure på om du finnes der ute nå

Sende eg mine tanker kjenner du de då?

Send meg eit hint så skal du få

Eg vanner mine planter og pleie det eg sår

Sekundene tikker minuttene går

Og det går dager og det går år
Og den som lever får sjå
Kanskje du ikkje fins lenger kanskje det e håp

Kanskje du ikkje tenker på meg heller

Men eg venter på den dagen at me e ute og går

Du bøyer deg ner og eg står på tå

Lure på om du finnes der ute nå

Send eg mine tanker kjenner du de då

Send meg eit hint så skal du få

Eg vanner mine planter og pleie det eg sår

Sekundene tikker minuttene går

Og det går dager og det går år

Og den som lever får sjå



Chiaro.
E conciso.

mercoledì 16 febbraio 2011

Del brutto tempo. Tanto la colpa è sempre sua.


Non mi è mai stato particolarmente simpatico.
Ma oggi lo odio più del solito.

Piove. Governo ladro.
E c'è la partita. Maledettissimi milanisti.

Ergo Milano è intrafficabile.
I milanesi intrattabili.
Nervosi.
Bagnati.
Bloccati nel traffico.

Milano pullula di vita.
Liti. Bisticci. Divorzi. Incidenti. Querele. Psicologi.
Il PIL milanese sale.
L'economia gira.

Il miglior presidente del consiglio degli ultimi centocinquant'anni risolve la crisi.
Come promesso.

martedì 15 febbraio 2011

AAA Cercasi.

Compagno di vita. Disposto a stirarmi le camicie.
Paziente.
Fantasioso.
Amante del cibo.

Astenersi perditempo.

C'eravamo.





Un milione di radical chic invadono le piazza italiane.
Sotto il sole.
O la pioggia.

Mi sarei quasi commossa.
Se non fossi stata indignata.

Speriamo che sia solo l'inizio.

lunedì 14 febbraio 2011

Primi amori.

Il mio primo amore. È stata la maestra dell’asilo.
Con il suo caschetto rosso.
Le lentiggini.
E quella risata così contagiosa.

Suonava la chitarra.
E ci faceva cantare Papà Formicola. Oh-oh-oh.

Decisi d’imparare a suonare anche io. Per conquistarla.
Mia mamma mi comprò una chitarra.
Piccola. E perfetta. In miniatura.
Ma non mi portò mai a prendere lezioni.

Non la conquistai mai.

Oggi sfogo la mia frustrazione musicale repressa con Guitar Hero.
E mi godo appieno la mia ultima settimana di vacanza.

sabato 12 febbraio 2011

venerdì 11 febbraio 2011

Panificazione.

Signorina. Questa settimana si rilassi. Prima di cominciare.
La prendo in parola.

La ricetta è semplice.

Un chilo di farina integrale.
Settecento millilitri di acqua.
Cinquanta grammi di lievito.
Venti grammi di sale.
Dieci di zucchero.
Un forno caldo.
(Duecento gradi per quaranta minuti. Giusto per essere precise.)

Affondo le mani nell'impasto caldo.
Un po' troppo appiccicoso forse. Ma la stanchezza di scioglie.

Attendo.
Come una bambina impaziente. Spio il lievito compiere il suo dovere.
In dolce fibrillazione.

Inforno tre splendide pagnotte.
Il profumo invade la cucina.
Una crosta dorata protegge il morbido interno.
Ed un sorriso orgoglioso si stampa sul mio viso.

Anche se forse la prossima volta dovrò rivedere il mio rapporto col sale.

giovedì 10 febbraio 2011

Una piccola curiosità.

Ok. Senti.
Facciamo un patto. Io ammetto la mia curiosità.
E tu mi dici chi sei. Che mi segui dall'Australia. Da Adelaide a quanto pare.

Please.

Indignamoci.


Coprire.
Con un velo. Un burqa. Un sudario.
E' negare l'individualità della donna.
Il suo diritto ad essere nel mondo. Come protagonista.

Ma anche scoprire.
Una coscia. L'ombelico. I seni. Il culo.
Nascondiamo le donne dietro la carne.
Coperte da un velo di disponibilità. Silenzio. Ammiccamento.

Veline.
Escort.
Politici.
Soldi.
Puttane.
Feste.
Successo.
Politica.
Essere.
Apparire.
Si mescolano con inopportuna indifferenza.
Senza alcun limite. Senza alcuna moralità. Senza più dignità.

Oggi voglio sentirmi moralista. Esserlo.
Domani. E il giorno dopo ancora.

Indignamoci. Se non ora quando?

mercoledì 9 febbraio 2011

Francesismi.


E' arrivato un forte vento da Parigi.

Uno di quelli che ti scompiglia i capelli.
Che ti disperde le carte. Che stavi cercando di rimettere in ordine.

Un vento che spalanca le finestre. In una giornata di sole.
E che spegne le candele. In una notte fonda.

E' rimasta solo una scatola di cioccolatini.
Ed un'enorme confusione.
O forse una nuova chiarezza.

lunedì 7 febbraio 2011

Piccole magie.

FOTO: Urca

Stamattina a Milano splendeva il sole.
Un sole primaverile. Che ti sorride lontano. E scalda il cuore.

Stamattina Milano era così silenziosa.
Soleggiata e silenziosa.
Bellissima.

Le macchine riposavano ai lati della strada.
E si godevano questo giorno di vacanza.
Scaldandosi al sole.

Mentre le biciclette invadono la città.
Le strade.
I parchi.
Cadorna.
Il Duomo.

Stamattina Milano era bellissima.
Soleggiata e silenziosa.
Come in un sogno.

domenica 6 febbraio 2011

Conferme.

Venerdì sera. Ore venti e trenta.
Il telefono squilla.

Salve. Volevo confermarla per lo stage presso la nostra azienda. La richiamerò lunedì per maggiori dettagli.

Venerdì sera.
Ore venti e trenta.

Non sono proprio delle ottime premesse.
Addio vita sociale.

sabato 5 febbraio 2011

Quando Teresa si arrabbiò con Dio.


Il confine tra realtà e immaginazione è così labile.
Impalpabile.
Il passato si maschera. Indossa il suo vestito più colorato e sgargiante.
E si reinventa.

Cile. E Russia.

La realtà diventa mito. Gli avi eroi. Di una storia senza capo ne coda.
Dove non contano i fatti.
Ma quello che vuoi vederci tu.

Quando Teresa si arrabbiò con Dio.
Alejandro Jodorowsky.

giovedì 3 febbraio 2011

Perversioni #2.

Immagini perverse.
Sei cucchiaini caffè strani.
Canguro gay.
Caprette magnetiche.

La rete è strana.
La gente pure.

Ed il mio blog non tratta di questi argomenti.
Ma di donne baffute.

mercoledì 2 febbraio 2011

Domande imbarazzanti.

HumanResources- Come si vede da qui a dieci anni?

Ma che domanda è?
Ma se le dico che mi vedo in Portogallo come surfer professionista. Con la barba. La pipa. E quattro marmocchi. Me la gioco male. Vero?

Tra dieci anni mi vedo avviata ad una brillante carriera nella consulenza.

HR-La sua qualità migliore?

La faccia da culo.

L'intraprendenza. E il perseguire i miei scopi con perseveranza ed entusiasmo.

HR- Qual'è stato il suo più grande insuccesso?

Ora stiamo esagerando.
Ma cos'è. Una seduta di psicanalisi?
Come se poi qualcuno fosse così fesso da rispondere con sincerità.
Bhò.

Io sono una persona molto positiva.
E dietro ogni insuccesso vedo un'opportunità di crescita e miglioramento.

Si.
Decisamente.


La faccia da culo è la mia migliore qualità.

martedì 1 febbraio 2011

Cuore di panna.

Alla stazione.
Sono decisamente in anticipo. Di due ore.

Ma com'è bella la Stazione Centrale.
Bianca ed imponente.
Brulica di vita di passaggio.
Ed io mi lascio fagocitare dalla Feltrinelli.

E' il paese dei balocchi.
Libri di fotografia.
Scienze politiche.
Testi in lingua originale.

Le mie mani avide si impossessano di venti libri.
Ma il mio saggio portafoglio mi ricorda che devo compiere una scelta.

A malincuore abbandono quei poveri orfanelli al loro destino.
E stringo sotto il cuore i due fortunati prescelti.
Mentre corro veloce a prendere il treno.
Che dispettoso ha deciso di partire perfettamente in orario.