lunedì 10 gennaio 2011
Uno. Due. Tre. Zzzz.
A volte mi lascio cullare dai dubbi.
Ma per quale motivo contiamo le pecore per cercare di addormentarci?
Forse son animali particolarmente noiosi.
Oppure a buon mercato.
Bianchi e pacifici batuffoli di lana sporca.
Ci donano tutta la loro essenza.
Il frutto del loro amore materno.
Con cui creiamo formaggi indimenticabili.
I loro caldi vestiti.
Ogni giorno. Riempiono con gioia i paesaggi della campagna sarda.
Altrimenti così tristemente vuota.
E a Pasqua rallegrano le nostre tavole.
E noi per ricompensarle.
Le facciamo lavorare pure la notte.
Tzè.
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