sabato 30 aprile 2011

Rientri.


Dopo dieci ore di alienante lavoro.
Mi piace immergermi nella variegata umanità della novanta.
Ed osservare Milano che rientra a casa.

Ci sono i marocchini che parlano fitto fitto.
Ridono. E si danno pacche sulle spalle.

C'è Francesca. Palesemente uomo.
Che m'ha preso in simpatia. E mi chiede della mia vita.

C'è un abito inamidito.
Con dentro un consulente. Che ordina una pizza.

Ci sono le coppiette cinesi.
Tamarre come non mai. Coi capelli arancioni. Ed i dragoni sulla giacca.

C'è un cane.
Che si porta in giro la sua padrona.

E' la Milano che più amo.
Che ci salverà dagli italiani.

venerdì 22 aprile 2011

Trappole mortali.

Non può esserci altra spiegazione logica.


Sono sicurissima.
Che il mio condominio partecipa a qualche piano governativo.
In fase sperimentale. Per il contenimento della spesa pubblica sanitaria.
Da attuarsi mediante la sistematica eliminazione degli inutili vecchi.
E dei giovani poco atletici. (Minaccia darwiniana al perseguimento di una razza superiore).

Non puo essere un caso.
Assolutamente.

La nostra portinaia deve avere un motivo fondato per attentare alla nostra incolumità.
Rendendo l'ingresso una scivolosa trappola mortale.

Meravigliosamente lucido.
Perfidamente scivoloso.

martedì 19 aprile 2011

La notte.

Piazza Duomo di notte si riposa.
E' fresca e silenziosa.
Profuma di risate lontane. E di un chiacchericcio leggero.
Mi siedo in disparte ad osservare.
Ad inebriarmi di questa innaturale tranquillità.



C'è una montagna di sale.
In cui affondano cavalli neri.
Linee e geometrie.
Il Duomo pungente.
Passanti distratti.


Dopo il lavoro.
Sola col mio taccuino.
Mi sento in vacanza.


Peccato che non si vedano le stelle.

lunedì 18 aprile 2011

Renzo e Lucia.


Renzo la vide tra mille.
E l'amò dal primo respiro.
Lucia si lasciò andare pian piano.
Spaventata dalla novità.

I suoi non la perdonarono mai.

Vissero il loro amore in segreto.
Nascondendosi dagli sguardi dei benpensanti.
Che li tormentavano.
Disgustati da quell'unione fertile.
Condannati da Dio e rifiutati dalle leggi.

In un mondo omosessuale.

sabato 16 aprile 2011

Oltre il muro.


Non ci sono parole. Per un emozione tanto attesa.
Per una musica coi capelli bianchi.
Che palpita d'energia.

Fuco e fiamme.
Odio. E confusione.
Ed infine il perdono.
Per se stesso. E un poco anche per questo mondo.
Che non ne combina una giusta.

Ed io ho ancora la pelle d'oca.

mercoledì 13 aprile 2011

Errori di valutazione.

Dovrei smetterla di guardare porno prima di andare a dormire.
La mattina poi mi tocca fare a botte con gli ormoni.

lunedì 11 aprile 2011

La gioia delle piccole cose.


Quella canzone. Proprio quando la desideravo.
Il profumo dei glicini nei viali. Che invadono Milano incuranti dello smog.
Una bambina che cerca di mangiarsi via la calza. E parlocchia soddisfatta.
I post-it del mio coinquilino.
Un abbraccio inaspettato.
I check della tabella di excel che tornano.
I discorsi da ubriachi.
La nuotata mattutina.
Quel riflesso che m'incanta. E che vorrei fotografare ogni volta. Ma che mi dimentico sempre.
L'attesa. Che riempie di desiderio.
L'odore di un libro nuovo.
Un bicchiere d'acqua bevuto tutto d'un sorso.
La tela d'un ragno. Che intesse invisibili fantasie.

domenica 10 aprile 2011

Poesia in onore di Excel.


Dati.
Dati e numeri.
Ctrl C.
Ctrl V.
Caffè.
Numeri e dati.
Dati e numeri.
Apri il file. Chiudilo.

Numeri.
E di nuovo numeri.
Analisi.

Somma se. E se. Oppure dividi.
E dammi il resto di due.
In fila per sei.

Cntrl C.
Nooooo.
Cntr Z.

Cntr Z. Cntr Z. Cntr Z. Cntr Z.
Chiudi tutto. Non salvare.
Dati.
Poi numeri.

E finalmente il caffè.

lunedì 4 aprile 2011

Piccoli disastri domestici.


Facendo le pulizie ho allagato casa.
(Focalizzazione donna. Focalizzazione.
Continua a ripetermi qualcuno.
Ma io continuo ad ignorarlo).

Questa volta devo dare ragione a Musulmani ed Ebrei. Che in quei giorni ci vorrebbero recluse.
Impossibilitate a compiere danni.
E pure a mia mamma. A malincuore.

Dovrei impegnarmi solo in quello che mi riesce meglio.
Sporcare. E disordinare.
E lasciar perdere ogni tentativo di governare l'entropia.

Tanto il risultato è lo stesso.

domenica 3 aprile 2011

Paperoga.

FOTO: romano41

Finalmente sconfiggo la pigrizia.
E decido di liberare Pareroga.
Che da qualche giorno scalpita in cortile.
Desideroso di esplorare Milano in fiore.

Monto in sella.
E la città si rimpicciolisce.
Sta tutta dentro due ruote.
E la gioia di una pedalata sotto il sole.

sabato 2 aprile 2011

Dietro casa mia.

C'è un campo. In cui coltivano palazzi.

Elio. Italiani. E americani.

Ci sono un americano.
Un messicano. Un brasiliano.
Ed un pugno di italiani desiderosi di rendersi ridicoli.

Parlano di cucina.
No. Ti giuro e spergiuro. Che l'orrida salsa Alfredo non è italiana.

Di geografia.
No J. New Orleans non è Chicago. E no. Non gli interessa sapere che cosa vuol dire in italiano. E soprattutto no. Non cantargli quella canzone di Elio.

E di cultura generale.
Dove scoprono nell'ordine.
Che in America sono così liberali. Che ognuno chiama i propri testicoli come meglio crede.
E che il buon S in realtà si chiama Ernesto.
Proprio come quello destro.

venerdì 1 aprile 2011

Le mani sono lo specchio dell'anima.


Se c'è una cosa che invidio.
Sono quelle donne che si mettono lo smalto.
E hanno pure la pazienza di aspettare che si asciughi.