giovedì 30 dicembre 2010

Corpi ed ombre.







Questa è un poco anche una dichiarazione d'amore.

Perchè siete bellissimi.
Perchè con voi anche cazzeggiare ha un altro sapore.
Perchè anche se siamo così lontani sappiamo sempre cosa dirci.
Perchè vi siete sempre prestati ai miei folli esperimenti. Con gioia ed entusiasmo.

Perchè siete parte di me.

mercoledì 29 dicembre 2010

martedì 28 dicembre 2010

Tea time.


Un rituale.

L'acqua bolle.
Qualche volta mi fermo a guardarla. A rubare il calore della fiamma vivace.

Poi apro il mio cassetto e scelgo.
A seconda dell'umore. O dei sogni.

Il profumo m'invade.
L'acqua si tinge piano.
Le mani si scaldano attorno alla tazza capiente.

Soffio.
E mi si appannano gli occhiali.

venerdì 24 dicembre 2010

Ho sempre odiato il Natale.


Montagne di carta da pacchi.
Un laghetto di carta d'alluminio. In cui si abbeverano pacifici agnellini. Piuttosto rachitici se devo essere sincera.
Pini ed abeti. Decisamente poco a loro agio nella vegetazione palestinese.

Negozietti e botteghe. Che sorgono in aperta campagna. In barba ad ogni piano regolatore.
Pastori incuriositi solcano il fitto tappetto di muschio selvatico.
Strani individui alati. Decisamente androgeni. Sorvolano circospetti una povera capanna.

Nella credenza accanto tre misteriosi individui in sella ai loro cammelli si avvicinano quatti quatti. Portando con loro inutili doni. Che saremo costretti ed esporre ogni volta che torneranno a trovarci.

Poi arriva una bambina dalla fantasia galoppante.
E nel pacifico villaggio compaiono due Barbie ignude. Per far arrossire gli angeli.
E un gigantesco peluche-mangia-agnellini-di-plastica. A gettare il terrore tra i pastori.

Poi mia mamma ha smesso di fare il Presepe.

Ventiquattro dicembre.

Perchè in fondo lo sapete che alla mia passione sfrenata per il trash non c'è limite alcuno.


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lunedì 20 dicembre 2010

Di padre in figlia.

FOTO: *G@bry*

Quattro ore.
Lunghe ed intense.

Un discorso strozzato in gola da anni.
Scorre come un fiume in piena.
Senza più argini.

Ed è incredibilmente facile ora.
Una volta che ti accorgi che puoi dominare le tue parole.
Plasmarle a tuo piacimento. Sino a farle combaciare coi tuoi pensieri.

Come non avresti creduto mai.

E chi se ne frega che i silenzi si tramandino.
E che i tuoi dubbi siano già stati i suoi.

Perchè oggi sei lì. A parlarne.

domenica 19 dicembre 2010

Illogicità.

Fa freddo.
Contro ogni logica.
Contro il mio volere.

A Cagliari invece dovrebbe sempre splendere il sole.
In conformità al suo ruolo di paradiso terrestre. Nonché proiezione di tutti i miei desideri. E di quelli di tutti gli espatriati che rientrano per le feste.
Sole.
Brezza leggera.
E i gabbiani che giocano a rincorrersi nel cielo terso.

Invece piove.
Piove e fa freddo.
C'è pure traffico.

Pare quasi di essere a Milano.

venerdì 17 dicembre 2010

Al cuor non si comanda.

FOTO: questa non ricordo se l'ho scattata io o AleOrrù...

Ogni volta tornare è un colpo al cuore.
Lei è sempre bellissima.
Più bella di quanto mi ricordassi.
Un poco trasandata. Con quella noncuranza di chi è sicura di stregarti lo stesso.

Abbarbicata sul mare.
I vicoli stretti. Disordinati. Che profumano di vita.
Le salite. Le discese.
Gli spazi finiti. Che ti accolgono complici.

I suoi colori.
L'odore del mare.
E la luce.

Ma soprattutto.
Il sapore di casa.
Di qualcosa di conosciuto.
In ogni sua declinazione possibile.

martedì 14 dicembre 2010

Alla ricerca di ordine. Dopo la tempesta.


Senza lavoro.
Senza programmi.
O meglio. Senza un piano d'azione.
Rotolo da un ricevimento all'altro. Cercando di capire come mai in un momento come questo io voglia assolutamente dedicarmi alla ricerca universitaria.

Inerzia.
Vago alla deriva in un mare di inutilità.

Ho bisogno di un'agenda.
Per mettere ordine nel mio brancolare nel buio.
Moleskine rossa.
Per brancolare con stile.